Bangkok 2012

Dopo due mesi della surreale rivoluzione thailandese che sino a oggi ha provocato 29 morti e un migliaio di feriti, non si sa come andrà a finire. Ogni ora si alternano notizie diverse. Il governo ha proposto una road map per la riconciliazione. I “rossi”, hanno accettato il dialogo con molti se e ma, e continuano a occupare il centro di Bangkok. I “gialli”, gli ultraconservatori dell’Amatya, l’élite, gridano al tradimento. L’esercito è diviso tra falchi e colombe. Ogni analisi secondo la logica lineare occidentale, qui e ora, entra in corto circuito. La Thailandia potrebbe rivelarsi il Cigno Nero dell’Oriente: un evento raro, di grandissimo impatto, prevedibile solo a posteriori. In questa prospettiva lo scenario di una Bangkok da medioevo prossimo venturo, oltre che molto simile alla realtà, rischia di apparire probabile.

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