Buone e cattive. Non solo ragazze

Sul sito-blog Bangkok Diaries è stato pubblicato un lungo post - che ha innescato un interessante dibattito - sul comportamento sessuale delle donne thai. E’ un vero e proprio micro-saggio di antropologia della surmodernità, come fenomeno connesso allo sviluppo delle società complesse e alla sempre più diffusa globalizzazione.
In quanto tale va ben oltre le generalizzazioni e gli stereotipi ormai sovrabbondanti e retorici sul sesso in Thailandia, che nell’immaginario erotico occidentale appare popolata da poche “brave” ragazze e una miriade di “cattive” . Queste ultime ineluttabilmente corrotte dalla presenza dei farang, gli stranieri. In questo caso, invece, il fenomeno è analizzato oltre il manicheismo, nella sua complessità, nelle similitudini, nei contrasti e nelle interconnessioni tra cultura orientale (e buddhista) e quella occidentale. Senza giudizi morali e sociali.
Unica, vera pecca del post: è anonimo. Confermando, anche in questo caso, il tabù per cui di questo argomento non è lecito scrivere (parlarne è inevitabile, data la malsana curiosità di qualunque maschio occidentale cui si nomini la Thailandia).
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Il grafico del post: esempio di supermoderna complessità.
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